Il MaTh: museo scolastico dell’I.S. “Masullo-Theti”
Prendersi cura del passato anche attraverso un museo scolastico è possibile.
È stato questo il leit motiv dell’evento svoltosi mercoledì 21 maggio presso l’I.S. “Masullo-Theti” di Nola. L’incontro, che si inserisce nell’ambito delle attività volte a celebrare il 70° anniversario dell’Istituto, è stato organizzato in occasione della Giornata Internazionale dei Musei celebrata lo scorso 18 maggio e si è svolto presso la sala conferenze “Francesco Vecchione”.
Nutritissimo il programma di una mattinata in cui si è voluto dare spazio soprattutto ad una riflessione sulla centralità dei musei nel panorama nazionale e locale.
Il “Masullo-Theti” ha un museo scolastico dal luglio 2020, unico nel territorio e tra i pochi in Campania. Il “Math”, questo il nome che all’epoca fu scelto, nacque da un’idea dell’allora D.S. prof.ssa Anna Maria Silvestro e fu allestito grazie al contributo instancabile di docenti e alunni. Una fortunata intuizione a cui negli anni ha dato continuità l’attuale Dirigente, prof.ssa Elisa De Luca.
A moderare l’evento la prof.ssa Susy Barone che ne è stata anche animatrice insieme alle docenti Elena Silvestrini e Titti Falco. Illustri i relatori: l’archeologo Mario Cesarano, Direttore del Parco archeologico “Aeclanum” e l’architetto e docente Giuseppe Mollo. Ad animare la mattinata anche gli interventi degli alunni delle classi 3^ A Rim/Sia, 3^ C Inf e della studentessa Unisa Sara De Sena. Presenti in Auditorium rappresentanti di diverse istituzioni politiche, culturali e delle forze dell’ordine.
Dopo i saluti della Dirigente Elisa De Luca, sono stati proprio gli allievi a dare inizio alla kermesse presentando il progetto “Nella terra degli Osci”, un lavoro di studi e ricerche sul genius loci osco nel territorio campano, alla ricerca delle radici di questo antico popolo da cui discende anche la nostra città. Un lavoro certosino condotto sotto l’attenta supervisione delle prof.sse Elena Silvestrini, Anna Tanzillo, Imma Buonaguro e Angela Saviano che è culminato nella realizzazione di un opuscolo e di un sito web di approfondimento e divulgazione della storia del popolo osco in Campania.
Significativa anche la riflessione di Mario Cesarano che, nelle vesti di direttore di musei e siti archeologici, ha sottolineato l’importanza di prendersi cura del passato attraverso un’istituzione come quella museale: “Il futuro è alla portata di tutti – ha detto Cesarano – ma è il passato a non essere scontato. Può essere manipolato, strumentalizzato o dimenticato, ecco perché bisogna prendersene cura conoscendolo. I musei aiutano ad avere coscienza delle proprie origini: è come la soffitta dei nostri ricordi, è il luogo della memoria e non dell’oblio, dove mettiamo quelle cose che ci fanno rivivere i tanti passi fatti nella vita. Non è importante solo mettere insieme gli oggetti all’interno di un museo-ha continuato l’archeologo-ma anche darne una narrazione che trasmetta un preciso messaggio”. Infine l’auspicio e la promessa del dott. Cesarano affinché il museo della scuola possa entrare nella rete dei musei del Ministero della Cultura e diventare un luogo accessibile a sempre più visitatori.
Spazio anche per l’intervento di Sara De Sena, studentessa universitaria, che si è occupata della figura e dell’opera di Armando De Stefano pittore di pregio del nostro territorio, del quale sono presenti alcuni quadri nel nostro Istituto, presentati dall’allieva con un’analisi originale ed affascinante.
A conclusione l’intervento dell’architetto Mollo che ha illustrato le collezioni presenti nel “Math” attraverso una interessante visita guidata all’interno del museo, auspicando un’apertura periodica al territorio per un’adeguata fruizione di quanto presente al suo interno.
La mostra fotografica permanente dedicata a Francesco Vecchione, allestita nel museo nel 2023, è stata invece presentata a ospiti ed alunni da Alessandro Troiano di 5^ A Bio. Vecchione, eroe silenzioso della Shoah, originario di San Paolo Bel Sito e capo di gabinetto della Questura di Modena durante la Seconda guerra mondiale, salvò decine di ebrei modenesi dalla deportazione nei campi di sterminio.
Che la sua vita possa servire da esempio per tutti noi, poco propensi anche ad una semplice assunzione di responsabilità.
Titti Falco